La valutazione di un portafoglio di NPL
Per ottimizzare la gestione dei crediti deteriorati, non basta conoscerne l’esistenza: è fondamentale saperli classificare. Solo un’analisi dettagliata della composizione del portafoglio NPL consente a banche e istituti finanziari di scegliere le strategie di recupero più efficaci, distinguendo tra crediti garantiti e non garantiti.
Conoscere il portafoglio NPL per scegliere la strategia giusta
Appurato, in un precedente articolo "Npl tecniche di gestione per ottimizzare le performances", che esistono diversi metodi per gestire il credito deteriorato, è fondamentale poter distinguere lo stesso in diverse classi: solo sapendo esattamente com’è composto il portafoglio di crediti vantati, un ente finanziario può procedere alla sua gestione ottimale.
Secured NPL e UnSsecured NPL
I Secured NPLs (o «Npl garantiti») corrispondono ai crediti assistiti da garanzie reali (privilegio, pegno e ipoteca) a favore della banca, che può escutere per il recupero del credito nel caso di inadempienza del debitore alla scadenza. Il recupero di tale tipologia di crediti è affidato prettamente all’attività giudiziale, ed avviene escutendo la garanzia (enforcement) secondo la procedura codicistica.
Gli UnSecured NPLs (o «Npl chirografari»), invece, si definiscono come crediti deteriorati non assistiti da garanzia sugli immobili, quindi totalmente chirografari. Nella menzionata tipologia sono ricompresi i crediti derivanti da scoperto di conto corrente; contratti di finanziamento chirografari; conti anticipi e altre tipologie di finanziamento residuali non garantite da ipoteca ab origine. In tali casi, generalmente, la banca costituirà l’ipoteca giudiziale subito dopo aver ottenuto il titolo esecutivo. Per il recupero dei crediti non garantiti, l’attività giudiziale sarà certamente valutata in via residuale, anche e soprattutto a fronte degli ingenti costi relativi ad una procedura esecutiva. In tal senso, dunque, al fine di rendere maggiormente performante il risultato, l’attività di recuperò si concentrerà secondo le seguenti linee:
- Phone collection (recupero telefonico);
- Home collection (recupero a domicilio).
Entrambe sono finalizzate a stimolare accordi transattivi con il debitore.
A ciò si aggiunga che, ai fini di una più efficiente gestione delle esposizioni in questione, non può non tenersi in considerazione
- l’entità del portafoglio, che corrisponde alla quantità numerica di sofferenze;
- il taglio dei singoli crediti che tipicamente può essere di tipo small (fino a 100.000 euro); medium (fino a 500.000 euro) o large (da 500.000 euro in su).
Fattori che determinano la migliore strategia di recupero
Infine per ciò che attiene la scelta della più efficiente strategia di recupero, andranno certamente analizzati i seguenti fattori: la tipologia del debitore, una persona fisica ovvero una persona giuridica, la cui solvibilità è astrattamente e generalmente riscontrabile tramite i c.d. rintracci patrimoniali in un caso e le visure camerali nell’altro; l’area geografica, ovvero la collocazione degli immobili posti eventualmente a garanzia della sofferenza se trattasi di crediti garantiti. In tal senso, possono essere distinte zone con alta commerciabilità degli immobili e “zone c.d. depresse”; infine, l’entità del debito, che, come già anticipato, può essere di tipo small, medium e large.