Non aprite quel regalo!
Il caso. Marco, manager assicurato con la polizza di tutela legale DAS, è a casa sua, felice, e si sta godendo, sotto l’albero addobbato a festa, l’apertura dei pacchi che la famiglia e gli amici gli hanno donato.

DAS Tutela Manager Persona Fisica
Tempi di definizione45 giorni
Spese legali e peritali risparmiate grazie a DAS1.850 €
Il caso
Marco, manager assicurato con la polizza di tutela legale DAS, è a casa sua, felice, e si sta godendo, sotto l’albero addobbato a festa, l’apertura dei pacchi che la famiglia e gli amici gli hanno donato. Un pacchetto, in particolare, incellofanato con una carta da regali che attrae la sua attenzione, gli riserverà una sorpresa inattesa, tutt’altro che gradita. L’oggetto, molto costoso, ha una provenienza anonima, gli è stato recapitato dallo spedizioniere ***zon, e – solo in un secondo tempo – Marco scopre che si tratta di un presente effettuato da un fornitore dell’azienda per cui lavora.
Quando un regalo diventa corruzione?
Anche quest’anno, con l’avvicinarsi del Natale, parte la corsa ai regali. Non solo regali tra privati, ma anche omaggi, liberalità, premi e gadget che le aziende si scambiano a titolo di cortesia. Secondo l’indagine commissionata da e-Bay, cresce in Italia la tendenza agli acquisti online: quasi 16 milioni di persone sono ormai clienti dei negozi digitali. Dall’indagine demoscopica emerge che gli uomini impiegano più tempo a scegliere i regali, mentre le donne risultano più organizzate. Gli adulti tra i 35 e i 54 anni pianificano gli acquisti più dei giovani, mentre la propensione ad anticipare gli acquisti varia anche per area geografica: le regioni italiane del Nord-Ovest programmano in anticipo, mentre al Sud si tende a rimandare.
Azione di DAS
Bisogna, in via preliminare, distinguere tra pubblico e privato poiché la normativa è diversa per i due settori in cui tali pratiche natalizie (e non solo) si inseriscono.
Il D.P.R. n. 62 del 2013 è il codice di comportamento dei dipendenti pubblici. Esso stabilisce i doveri minimi di diligenza, lealtà, probità, imparzialità e buona condotta che i dipendenti della Pubblica Amministrazione devono rispettare nei rapporti con i terzi. Questo codice, emanato in attuazione dell'articolo 54 del Decreto Legislativo 165/2001 (c.d. “legge Severino”), definisce gli obblighi di condotta e le conseguenze in caso di violazione, come il divieto di sfruttare la propria posizione professionale, l’obbligo di astensione in caso di conflitto d’interessi e le regole su doni e utilità particolari.
Nel sinistro gestito da DAS, l’incriminazione era di natura penale (reato doloso) e la garanzia è stata accordata con la condizione sospensiva del salvo buon fine.
Marco era stato ingiustamente accusato. Il legale DAS ha chiarito che era stato il manager a ricevere il regalo e non il contrario. Il pacco, consegnato in forma anonima, era stato in seguito recapitato all’indirizzo dell’abitazione dell’amministratore Marco dall’ignara assistente e segretaria. Il mero ricevimento del pacco non equivaleva dunque a elemento soggettivo intenzionale del reato di corruzione. Nel caso del reato di corruzione (corruzione propria, art. 319 C.P.), è presupposto il dolo specifico ossia la coscienza e la volontà di ricevere un’utilità (o di ricevere indebitamente un vantaggio) per compiere un atto contrario ai doveri d’ufficio.
Marco è stato prosciolto. L’indagine archiviata. Il PM ha decretato il non luogo a procedere per insussistenza del fatto.
Regalo ipotesi di reato?
Un regalo a un pubblico ufficiale o a un manager d’azienda non integra necessariamente un’ipotesi di reato.
Secondo la Corte di Cassazione, un regalo costituisce corruzione solo se si inserisce in un rapporto sinallagmatico, ovvero un patto illecito in cui il dono è la controprestazione per l’esercizio della funzione pubblica (e per analogia: della funzione privata).
È importante precisare due aspetti:
1. nel pubblico impiego, la soglia di modicità di valore è fissata per legge entro la soglia dei 150,00 Euro (DPR 62/2013);
2. nel privato, non sussistono valori minimi o massimi; essi sono fissati in modo facoltativo dal codice di autoregolamentazione interno eventualmente adottato dalle singole aziende che intendono disciplinare tali prassi ovvero dalla contrattazione di settore;
Per capire se un dono costituisca un omaggio gratuito, elargito a titolo di cortesia, senza che sussista una sottostante obbligazione personale, la giurisprudenza ha elaborato alcuni parametri che guidano l’interpretazione e fissano il limite di separazione tra una regalìa innocua e un tentativo di corruzione:
1. occasionalità;
2. modicità di valore;
3. assenza di conflitto d’interessi tra dipendente e fornitore;
Dal punto di vista dell’intenzionalità e dell’elemento soggettivo (fattispecie penale), occorre verificare:
1. la prassi aziendale consolidata;
2. l’esistenza di comportamenti sconvenienti che minano il rapporto di fiducia, probità e buona fede con i dipendenti;
3. circostanze indiziarie valutate caso per caso;
Eventuali policy aziendali possono indicare i parametri in base ai quali autoregolamentare la prassi dei doni natalizi e degli omaggi a titolo di liberalità, permettendoli o vietandoli, ovvero fissando dei termini di comparazione che aiutino a prevenire fatti di corruzione o similari. Ecco un esempio di cosa un codice etico aziendale può prescrivere:
1. obbligo di collaborazione del dipendente con il preposto gerarchico per prevenire la corruzione;
2. rispettare il piano anticorruzione e attenersi alle prescrizioni;
3. provvedere alla segnalazione di illeciti o anomalie al proprio superiore gerarchico;
4. dovere di prevenzione ovvero obbligo di rispettare le misure necessarie a prevenire gli illeciti;
5. obbligo di astensione in caso di conflitto di interessi;
La normativa di legge del 2013 disciplina i rapporti giuridici nel settore pubblico. Nulla si dice, invece, del settore privato.
L’art. 8 del D.P.R. n. 62/2013 impone ai dipendenti pubblici di rispettare le misure di prevenzione della corruzione, collaborare con il responsabile della prevenzione della corruzione e segnalare eventuali illeciti al proprio superiore gerarchico. Si ricorda che, in tali casi, la responsabilità penale è personale e che l’obbligo di denuncia all’autorità giudiziaria permane. In sostanza, l’articolo riguarda gli obblighi di collaborazione per prevenire e contrastare la corruzione all’interno dell’amministrazione pubblica statale.
Sotto il profilo disciplinare, l’art. 7 del D.P.R. n. 62/2013 sancisce l’obbligo di astensione del dipendente dal partecipare all’adozione di decisioni o ad attività che possano coinvolgere interessi propri o personali.
Sul tema della prassi natalizia delle regalie innocue, il monitoraggio statistico della casistica è di difficile rilevazione. Infatti, se nel pubblico impiego esiste un meccanismo procedurale che consente di rilevare alcuni dati, nel settore privato accade che quando il datore di lavoro chiude il rapporto di lavoro con un dipendente, egli comunica al Centro per l’Impiego solo il titolo del licenziamento, ma non le motivazioni su cui il provvedimento si fonda.
La soluzione
Il prodotto: DAS TUTELA MANAGER P. FISICA; durata della controversia: 45 giorni; esito della vertenza: archiviazione ovvero non luogo a procedere; spese legali sostenute da DAS per la difesa penale dell’indagato: 1.850,00 Euro oltre IVA e CPA.
Questo articolo trae spunto da un caso reale, ma ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale. I contenuti normativi e sostanziali hanno finalità meramente informativa, divulgativa o promozionale e in nessuna circostanza DAS risponderà per l’uso non autorizzato o improprio degli stessi da parte di terzi. Eventuali dati statistici e altri contenuti infografici sono tratti dalle fonti indicate in calce nel rispetto dei diritti di copyright.
Fonte: informazionesenzafiltro.it; rielaborazione interna

