Incidente piste da sci: caso risolto
Difesa Associazione è il prodotto di tutela legale che è stato attivato da Pietro B., presidente dell’associazione sportiva ““S.A. Sci Club” club e scuola di sci iscritta alla FI.SS. (Federazione Italiana Sport Sci), a seguito di un incidente sulle piste da sci.
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Difesa Associazione
Tempi di definizione3 mesi
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Il contesto
Il presidente del club sportivo ha contattato i nostri uffici successivamente ad un incidente sportivo che ha coinvolto uno degli allenatori, raggiunto da un avviso di garanzia in un procedimento penale che lo vede personalmente indagato.
Il caso
La Procura di A. ha aperto un fascicolo sia nei confronti del maestro di sci, Cesare L., sia nei confronti di Pietro B., presidente ed amministratore dello sporting club “Stella Alpina”, contestando rispettivamente i reati di “lesioni colpose gravissime con violazione della disciplina antinfortunistica” e “responsabilità patrimoniale da reato della persona giuridica”.
La vicenda. Arianna, allieva e giovane promessa dello sci under 18, riporta lesioni personali durante un allenamento in vista di una competizione agonistica. Per una tragica fatalità, pur seguita a distanza dal maestro di sci Cesare L., Arianna, affrontando la curva in discesa, perde il controllo, esce dalla pista e arresta la corsa contro un arbusto. Fortunatamente, Arianna riporta solo una frattura, ma la stagione sportiva per lei è irrimediabilmente compromessa.
Difesa Associazione
L’intervento dell’avvocato difensore DAS per l’ambito penale è stato duplice. Si è trattato, infatti, da un lato di dimostrare l’assenza di negligenza nella custodia da parte dell’istruttore e, dall’altro, l’utilizzo, da parte dell’allieva, dell’equipaggiamento antinfortunistico previsto per tali circostanze: caschetto allacciato, visiera, bustino e paraschiena. In particolare, con l’intervento di un perito tecnico messo a disposizione da DAS, è stato ricostruito il tracciato del percorso compiuto da Arianna ed è stato dimostrato che l’allenatore non avrebbe con imprudenza condotto la giovane in un’area innevata “outdoor” (come inizialmente contestato dall’accusa), ma si sarebbe attenuto scrupolosamente all’interno dell’area sciabile attrezzata.
L’incidente, occorso ad Arianna, è stato, quindi, ricondotto ad una tragica fatalità, un “pattinamento” della lamina degli sci sulla neve, che avrebbe deviato accidentalmente il percorso della giovane impedendole di completare in modo corretto la curva all’interno dell’area tracciata.
Questo caso dimostra come, in tali circostanze, oltre al dramma della vicenda umana che sconvolge e coinvolge da vicino gli stessi responsabili dell’associazione sportiva, è molto importante una difesa legale tecnica e specializzata che si avvalga anche di perizie in grado di escludere una serie di ipotesi e di ricondurre il sinistro alla corretta dinamica.
La soluzione del caso
Ne è seguita l’archiviazione del procedimento e l’accertamento dell’assenza di responsabilità penale per l’associazione sportiva ““S.A. Sci Club”, che aveva equipaggiato tutti gli allievi con gli ausili antinfortunistici previsti dal regolamento, e per il maestro di sci, Cesare L., che aveva vigilato sull’allieva e non l’aveva condotta all’esterno dell’area innevata attrezzata.
Questo articolo trae spunto da un caso reale, ma ogni riferimento è puramente casuale.