Caso risolto: problemi prenotazione hotel
Michele e Laura avevano organizzato da soli il loro viaggio, come avevano sempre fatto, confrontando le offerte presenti sul web e cercando di “spuntare” il prezzo più favorevole, ma questa volta qualcosa è andato storto e, grazie alla polizza DAS per Te, ci hanno chiamato per risolvere i problemi di prenotazione con l’hotel.
DAS per Te
Tempi di definizione1 mese
Spese legali e peritali risparmiate grazie a DAS1.200€
Il contesto
Individuato l’albergo, lette le recensioni, i due giovani avevano confermato la prenotazione in hotel per la settimana stabilita. La sorpresa al loro arrivo presso l’albergo: nessuna stanza disponibile! Tutto occupato!
Il caso
Un caso di “overbooking” alberghiero: se hai prenotato una camera − e al tuo arrivo scopri che questa non è disponibile − ecco quali sono i tuoi diritti.
Michele e Laura erano stati previdenti: avevano stampato la prenotazione on line con tutti i dettagli dell’offerta ed era chiaro che l’errore era stato commesso dall’albergatore.
Due possibilità
In questi casi, hai due possibilità: ottenere la restituzione della caparra versata, salvo il maggior danno, oppure avvalerti della “riprotezione”.
Michele e Laura avevano optato per questa seconda ipotesi, ossia la ricollocazione in altra struttura alberghiera, almeno di pari livello, similare nelle caratteristiche per prossimità geografica, qualità, servizi offerti. Colti dalla stanchezza, complice l’ora tarda e il lungo viaggio, Michele e Laura avevano accettato la proposta dell’albergatore, che aveva loro pagato anche il costo del taxi per raggiungere la nuova destinazione. Sembrava tutto risolto.
Due tipi di overbooking
Esistono due tipi di overbooking: uno lecito, l’altro illecito. Il primo è involontario, il secondo è intenzionale ed è fonte di responsabilità.
Può capitare, infatti, che l’albergatore abbia commesso un errore gestionale, una svista, anche dovuta a negligenza, ma senza ledere i valori di buona fede e correttezza che sono alla base dell’esecuzione di un contratto. In questo caso, opera a favore del cliente la c.d. riprotezione: un risarcimento in forma specifica che consiste nel mettere a disposizione del viaggiatore una sistemazione alternativa ed equipollente.
Ma l’albergo sostitutivo di Michele e Laura aveva un affaccio sulla zona dei magazzini doganali e non era in posizione centrale, bensì periferica.
Esiste, tuttavia, una pratica scorretta e volontaria attuata dal gestore dell’hotel per realizzare il massimo livello di occupazione della struttura: quella di accettare prenotazioni in misura superiore alla capacità effettiva della struttura ricettiva.
Tutto questo per raggiungere il 100% dell’occupazione e non avere camere libere.
Una tecnica adottata per tutelarsi dalle disdette improvvise o dai “no show” in hotel: un cliente prenota una stanza ma, alla data programmata, non si presenta entro l’orario previsto per il check-in senza aver cancellato, o modificato, la prenotazione.
Michele e Laura si erano, però, accorti che, nel nuovo albergo loro assegnato, mancavano alcuni servizi, inoltre la comodità degli ambienti era minore. Per non parlare della zona, non certamente elegante.
È molto difficile dimostrare l’overbooking intenzionale, stante la mancanza di giurisprudenza e di legislazione in materia.
DAS per Te
Terminata comunque la vacanza, rientrati a casa, Michele e Laura hanno attivato la loro polizza di tutela legale DAS per Te e hanno affidato al nostro team di legali il compito di accertare la responsabilità dell’albergatore per fatto illecito. Come abbiamo scritto sopra, è molto importante conservare una copia della prenotazione effettuata on line per dimostrare l’elenco dei servizi e delle prestazioni che l’albergatore aveva promesso di fornire al cliente.
I nostri avvocati, attraverso una trattativa stragiudiziale, sono riusciti ad indurre l’albergatore a riconoscere alla coppia di turisti la differenza economica riscontrata tra i servizi indicati (circa 800 euro) nella prenotazione iniziale e quelli, minori, offerti dal residence in cui erano stati ricollocati.
Questo articolo trae spunto da un caso reale, ma ogni riferimento è puramente casuale