Alcol test e farmaci antistaminici: caso risolto
Linda, assicurata con noi con la polizza “DAS Circolazione Business”, denuncia un sinistro che l’ha coinvolta mentre era alla guida del suo furgoncino per effettuare una consegna.
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DAS Circolazione Business
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Il contesto
In questo periodo moltissimi italiani assumono farmaci antistaminici che possono incidere negativamente sull’alcol test e in generale sulla guida alterando i riflessi, provocando sonnolenza o rallentando i movimenti e i tempi di reazione agli stimoli esterni.
Il caso
Durante un posto di blocco, con modalità e motivazioni che non descriviamo per economia di narrazione, Linda viene sottoposta alla prova etilometrica dalla quale emerge il superamento dei parametri di legge. Fortunatamente, l’esito è tale da non comportare un’incriminazione ai sensi dell’art. 186 C.d.S. per reato contravvenzionale, ma le viene comunque comminata una sanzione amministrativa pecuniaria e disposta la sospensione temporanea della patente.
È evidente il danno per Linda, che gestisce in prima persona la consegna ai clienti, ma, soprattutto, permane il dubbio di un vizio o di un errore di strumentazione o di metodo nell’esecuzione della rilevazione.
Il ricorso al Giudice di Pace
Il ricorso al Giudice di Pace non è così scontato, ma l’avvocato da noi incaricato per la difesa non rinuncia a far valere le ragioni di Linda, che è certa di non aver ingerito alcuna sostanza alcolica.
Il nostro avvocato incaricato chiede immediatamente la revoca cautelativa del provvedimento del prefetto di sospensione della patente e l’annullamento della multa producendo una relazione medica (perizia coperta dalla polizza DAS) dalla quale si evince che “alcuni farmaci assunti possono provocare un aumento ematico del livello di alcol (…) tra questi il ‘Clorfenamix 20 mg’ a base di cetirizina, noto antistaminico”.
In effetti, Linda soffre di “pollinosi”, un’allergia respiratoria provocata dal polline per la quale è in cura da un medico allergologo. In questi casi, però, la giurisprudenza è severa e pone l’onere probatorio in capo al ricorrente. In altre parole, per contrastare la constatazione da parte degli agenti di polizia, è necessario che colui che impugna il provvedimento dimostri che gli esiti sono stati falsati dall’assunzione del farmaco antistaminico non bastando la semplice prova dell’assunzione del farmaco.
Per escludere la responsabilità di Linda, l’avvocato incaricato da DAS si concentra sul nesso causale, accertando che l’anomalo tasso alcolemico fosse riconducibile all’assunzione del farmaco somministrato a Linda. Non solo. L’avvocato teme un’obiezione da parte del giudice: che spetti in ogni caso al conducente del mezzo accertarsi preliminarmente della compatibilità della terapia antistaminica con la circolazione stradale senza potersi avvalere dell’esimente dell’ignoranza incolpevole.
La perizia
Per tale ragione, è risultata fondamentale la perizia, autorizzata da DAS e coperta dalla polizza di tutela legale, allegata dall’avvocato alla relazione del medico curante che aveva prescritto il ‘Clorfenamix 20 mg’: da essa si evince che, in base ai test eseguiti e alla posologia farmacologica sui dosaggi di somministrazione, non sussiste “(…) il rischio concreto di condizionare i riflessi neurologici della persona che ha assunto il farmaco”.
L'annullamento del provvedimento
Il ricorso si è concluso con l’annullamento del provvedimento prefettizio di sospensione della patente e di decurtazione dei punti, mentre la sanzione amministrativa, pur confermata, è stata ridotta al minimo edittale di importo considerata la tenuità del fatto e l’esiguità del pericolo.
Questo articolo trae spunto da un caso reale, ma ogni riferimento è puramente casuale