L'agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
L’Organizzazione delle Nazioni Unite ha redatto, con i paesi membri, l'agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, un piano i cui obiettivi sono da attuarsi entro il 2030.
Sustainable Development Goals
Si tratta di un insieme di norme programmatiche, denominate S.D.G. (“Sustainable Development Goals”), che gli stati membri si impegnano a promuovere. Tali norme stabiliscono dei parametri e degli obiettivi globali da raggiungere in una serie di settori e di ambiti ritenuti strategici, tra i quali:
- lotta alla povertà;
- accesso a fonti d’acqua potabile;
- lotta contro le pandemie (malaria, HIV, ed ora anche Covid-19);
- frequenza scolastica;
- ambiente, cambiamento climatico, fonti energetiche rinnovabili.
Le sfide globali tra povertà, salute, istruzione e ambiente
Accanto a questi indicatori del benessere globale, il piano di azione 2030 ne prevede di ulteriori tra i quali: la riduzione delle disuguaglianze anche di genere, la maggiore rappresentanza dei paesi in via di sviluppo nei processi decisionali internazionali, la creazione di comunità di vita pacifiche ed inclusive, il riconoscimento a tutti di una identità legale e la registrazione anagrafica delle nascite. Riportiamo alcuni dati statistici per un miglior quadro d’insieme, rinviando, per gli altri temi dell’Agenda, ad un ulteriore approfondimento.
- 800 milioni di persone (di cui il 70% donne) vivono in condizioni di estrema povertà (meno di 1,25 dollari al giorno);
- 2/3 della popolazione mondiale ha gravi carenze idriche per un mese all'anno;
- 2 miliardi le persone che vivono in territori caratterizzati da elevato stress idrico (Fonte: “Rapporto mondiale delle Nazioni Unite sulla valorizzazione delle risorse d’acqua, 2019”);
- 474.099 i morti di malaria quest’anno;
- 843.997.507 le persone denutrite nel mondo;
- 14.686 le persone morte di fame,
- 149.394 le madri morte durante il parto, quest’anno;
- 6.274.597 i morti per malattie infettive, quest’anno;
- 41.893.929 il totale delle persone infette da HIV nel mondo (Fonte: Worldometers.info);
- 500.000 i morti per Covid-19 nel primo semestre 2020;
- 1,2 miliardi di bambini nel mondo in età scolare sono stati colpiti dalla chiusura delle scuole a cayusa del Covid-19;
- 1 ragazza su 3 nelle famiglie più povere del mondo non è mai andata a scuola;
- il 44% delle ragazze e il 34% dei ragazzi appartenenti al 20% delle famiglie più povere non ha mai frequentato la scuola (Fonte: Unicef);
- 750 milioni di adulti nel mondo, di cui 2/3 donne, non sanno né leggere né scrivere (Fonte: Rapporto Unesco, 2017);
- 50% l'aumento di anidride carbonica CO2 tra il 1990 e il 2012;
- 1,6 miliardi di persone nel mondo non hanno accesso all’energia elettrica. (Fonte: AICS).
La situazione in Italia
Andando più nel dettaglio, a livello italiano (fonte Istat), si registrano i seguenti dati:
- 27,3% le persone a rischio di povertà o esclusione sociale;
- 1,5% le famiglie con insicurezza alimentare;
- 58,5 gli anni attesi di vita in buona salute;
- 13,5% gli studenti che escono precocemente dal sistema di istruzione e formazione;
- 133 gli omicidi di donne medi in un anno;
- 237 i litri di acqua potabile erogati al giorno per abitante;
- 17,8% il contributo delle fonti rinnovabili ai consumi di energia complessivi;
- 1,19% la spesa pubblica per le misure occupazionali e di protezione sociale dei disoccupati;
- 1,39% gli investimenti in ricerca e sviluppo;
- 242.000 i nuovi permessi di soggiorno rilasciati in un anno;
- 27,8% le famiglie che vivono in abitazioni sovraffollate;
- 58% la raccolta differenziata di rifiuti urbani;
- 7,3% le emissioni di CO2 e di altri gas climalternanti;
- 66,5% le coste marine balneabili;
- 31,2% le specie terrestri di di vertebrati a rischio di estinzione;
- 16% la popolazione carceraria in attesa del primo grado di giudizio;
- 0,25% il reddito nazionale lordo per l'aiuto pubblico allo sviluppo.
E' evidente da questi dati l'urgenza di un piano di sviluppo sostenibile volto a diminuire le ingiustizie sociali e le diseguaglianze economiche, valori che noi di DAS ci impegniamo a perseguire con alcune iniziative sociali, ma che solo attuando politiche a livello globale potranno vedere dei risultati apprezzabili da qui al 2030.