Il mondo del volontariato in Italia
Nel nostro Paese oltre 6,63 milioni di persone (12,6%) si prodigano gratuitamente per il prossimo o per il bene collettivo: 4,14 milioni (7,9% degli italiani) lavora all’interno delle organizzazioni e 3 milioni (5,8%) individualmente; un mondo, quello del volontariato in italia, troppo spesso sottovalutato e per il quale è importante un’assicurazione di tutela legale. Secondo l’Istat (2017) le istituzioni no profit attive in Italia sono 350.492 e impiegano 844.775 dipendenti.Chi sono i volontari organizzati
Le persone che lavorano in strutture organizzate come volontari in Italia (4,14 milioni) sono molto eterogenee tra di loro e in estrema sintesi possono essere suddivide in:
- I fedelissimi dell’assistenza (1,23 milioni di persone; 29,6%);
- Le educatrici di ispirazione religiosa (1,03 milioni di persone; 25%);
- I pionieri (561 mila persone; 13,6%);
- Gli investitori in cultura (427 mila persone; 10,3%);
- I volontari laici dello sport (368 mila persone; 8,9%);
- I donatori di sangue (333 mila persone; 8%);
- Gli stacanovisti della rappresentanza (190 mila persone, 4,6%).
I fedelissimi dell’assistenza: dedicano mezza giornata a settimana al volontariato (servizi sociali, protezione civile e sanità)
Le educatrici di ispirazione religiosa: si prestano settimanalmente ad attività educative e catechesi
I pionieri: sono laici e istruiti, sperimentano il loro impegno per l’ambiente e la collettività disagiata ai margini della società
Gli investitori in cultura: hanno competenze professionali elevate e le offrono a favore di iniziative culturali e ricreative
I volontari laici dello sport: allenano e dirigono le associazioni sportive dilettantistiche
I donatori di sangue: in genere maschi, occupati e in buona salute donano il loro plasma una volta al mese
Gli stacanovisti della rappresentanza: si occupano di politica, attività sindacale e tutela dei diritti (un terzo di loro a tempo pieno)
Chi sono i volontari individuali
Le persone che prestano servizio come volontari individuali (3 milioni) sono coloro che lavorano nelle organizzazioni in modo informale, tra di essi troviamo:
- Quelli che… danno una mano (852 mila persone; 34,2%);
- Quelli che… senza come si farebbe (707 mila persone, 28,4%);
- Quelli che… scelgono di fare da soli (688 mila persone, 27,6%);
- Quelli che… per donare vanno dritti all’ospedale (246 mila persone, 9,9%);
Quelli che… danno una mano: aiutano in casa o per questioni burocratiche;
Quelli che… senza come si farebbe: danno assistenza qualificata alle persone in difficoltà;
Quelli che… scelgono di fare da soli: professionisti che si prestano con continuità per l’ambiente o la cultura;
Quelli che… per donare vanno dritti all’ospedale: si differenziano dai volontari organizzati per la condizione socio-culturale, in genere non partecipano ad eventi culturali e non leggono libri o quotidiani
Le forme giuridiche delle associazioni di volontariato
Secondo l’Istat (2015) le associazioni di volontariato si dividono nelle seguenti forme giuridiche:
- Associazioni riconosciute e non (85,3%);
- Cooperative sociali (4,8%);
- Fondazioni (1,9%);
- Altre forme (8%).
Il mondo associazionistico è una realtà molto attiva e complessa che è fondamentale salvaguardare per il bene del nostro Paese. Noi di DAS abbiamo per questo creato una polizza di tutela legale per l’Associazione, la sua dirigenza e gli iscritti per:
- la difesa da eventuali procedimenti penali,
- richiedere un equo risarcimento a fronte di un danno subito;
- presentare opposizione a ingiuste sanzioni amministrative, pecuniarie o interdittive.
Una polizza di tutela legale completa, che mette a disposizione un network di avvocati e periti e un consulente legale telefonico dedicato.